domenica 30 novembre 2014

Diario di viaggio: sabato 1 novembre da Durazzo a Tirana

Vi avevo lasciato con la curiosità di sapere per quale motivo la città di Durazzo è così piena di contraddizioni, ma soprattutto il perché di tutte quelle macerie per strada.

La risposta è semplice come assurda: il Sindaco ha deliberato che tutte le strutture che non rispettano le giuste misure sui marciapiedi vengono abbattuti senza rimorso dalle ruspe comunali......e poi spetta al singolo cittadino smantellare le macerie e rimettere in sesto il decoro cittadino.
Ma siccome non esiste un servizio di nettezza differenziata, la gente prende le macerie davanti la propria casa/locale e le scaglia dall'altra parte della strada.

Dopo una notte in albergo, il BLEART di Durazzo con le sua spettacolare vista sull'Adriatico,

ci dirigiamo a Tirana, la nostra vera meta.
Percorrendo la Superstrada Durazzo-Tirana (lunga circa 30 km) si notano campagne desolate, quartieri a mo' di Spaccanapoli, misti a palazzi e centri commerciali ultra moderni.
Gli autisti non conoscono il significato delle standard norme stradali e bell'e buono si rischia di investire un bambino che tenta di attraversare (come se noi volessimo attraversare la Superstrada Formia-Garigliano).

La scena più raccapricciante è la scia di cadaveri di cani ai bordi della strada, la maggior parte di grossa taglia, lasciati lì a putrefarsi.

La vista di una enorme statua a forma di doppia aquila (simbolo dell'Albania), posta al centro di una rotonda, segnala l'ingresso nella capitale.

 
La prossima puntata conoscerete il quartiere in cui vivo & lavoro, i miei colleghi e qualche prima particolarità sulla città di Tirana.
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento