lunedì 24 novembre 2014

Diario di viaggio: venerdì 31 ottobre 2014

Approdo a Durazzo dopo un viaggio interminabile con la nave Aurelia-Adria proveniente dal porto di Bari.
La prima impressione?
Mi è sembrato di essere stata catapultata indietro nel tempo, all'epoca delle migrazioni italiane verso il sogno americano.....una carretta d'acqua piena di speranze e all'orizzonte immensi palazzi uniti adiacenti tra loro fino all'inverosimile. Mancava solo la statua della libertà al centro del Golfo.


L'utopia di essere arrivata in una Nazione che sta tentando di entrare nell'Unione Europea da qualche anno e, quindi, un Paese al passo con i tempi delle altre Nazioni europee, svanisce appena oltrepassati i cancelli della Dogana.
La città di Durazzo, in particolare, sembra essere stata da poco trivellata da una guerra: case sgarrupate, crateri lungo il viale principale, rifiuti indifferenziati accumulati ai lati delle strade, bambini che corrono scalzi sull'asfalto o che giocano in un orto semi abbandonato con un filo di corda a mo' di altalena....


Durazzo, come anche la capitale Tirana, è essa stessa un controsenso.
Basta svoltare l'angolo e scovare palazzi, tra cui diversi hotel, ultra moderni, macchinoni ultra lussuosi (SUV, Hammer, Mercedes, Ferrari) e una serie di localini situati nei pressi del rinomato lungomare.



Ci sarà un motivo per questa situazione?!?
Lo scopriremo nella prossima puntata....
 

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