Continuano le stranezze di Tirana......nonostante siano già passati 45 giorni dal mio soggiorno nella "Terra delle Aquile", certe scene mi fanno restare sempre basita!
Inizio a raccontarvi delle banane di strada.
Adiacente alla piazza principale, all'incrocio con Rruga e Kavajes e più precisamente alla fermata dell'autobus, ad ogni ora del giorno e della sera, si possono notare dei venditori ambulanti attrezzati con scatole di cartone che vendono un casco di banane A SOLI 20 LEKE (ovvero 0.14 Euro) ciascuno.
Quelle a 20 leke sono semi acerbe; poi vi sono quelle leggermente mature a 10 leke e, infine, quelle a 7 leke (che la sera, quasi quasi te le tirano dietro) che sono nere per quanto sono mature.....ma la gente se le compra ugualmente.
Gli autoctoni ci hanno raccontato il motivo di questa vendita a prezzi stracciati:
durante il Comunismo (1970-1990) e, in particolar modo, sotto la dittatura di Enver Hoxha, l'Albania si trovava nel più totale isolamento culturale, economico e sociale.
Secondo un rapporto di Amnesty International pubblicato nel 1984, a causa dell'isolamento e del deperimento dei rapporti con il blocco sovietico, alcuni diritti civili come la libertà di parola, di religione, di stampa e di associazione, sebbene la costituzione del 1976 li enunciasse, vennero sensibilmente compressi con una legge del 1977, per garantire stabilità ed ordine.
Il dittatore vietava di tutto alla popolazione, persino il mangiare le banane.
Una volta sconfitta l'epoca del Comunismo, la popolazione si è "ribellata" vendendo ad ogni angolo di strada questo frutto così bramato per anni.
Con l'idea delle banane in strada, altri hanno pensato bene di poter vendere qualsiasi altro oggetto o alimento in ogni punto della città per racimolare qualche soldino in più, dal moderno centro alle viuzze più periferiche fino davanti agli stessi negozi, con marchio, concorrenti (Conad, EcoMarket, Bigmarket, Carrefour, ecc).
Ecco alcuni esempi:
- bancherelle di frutta e verdura
- Libri vecchi e usati, in albanese, italiano, francese, inglese e qualcosa anche in arabo, posizionati sui muretti che delineano il Parku Rinia.
E sui titoli dei libri arriverà un altro post ad hoc!!!
Questo bel cagnone fa sempre loro la guardia.
- Durante le due feste nazionali di Novembre (28 e 29), si trova sui marciapiedi (senza una stia o un pezzo di giornale) pollame vivo di ogni tipo.
- Sacchi di caffè macinato, thè di montagna e spezie varie, posizionati senza un senso tra un negozio e un bar.
- Sullo stesso muretto di cui prima, si notano anche giocattoli vari e, ora che siamo sotto Natale, anche addobbi natalizi di ogni genere.
- Vecchie carrozzine adibite a mo' di negozio ambulante, posizionato dietro la pensilina dell'autobus.
Accanto ad una vasta scelta di sigarette, accendini e fiammiferi, si possono acquistare caramelle, gomme da masticare, fazzoletti, salviette umidificate e perfino lacche per capelli e profumi
- Servizio pulizia scarpe.
- Banchetto musulmano davanti la Moschea, con piccole e medie copie del Corano, rosari di ogni tempo, tappetini per la preghiera, profumi e.....banane anche qui.
E......le bilance pesapersone!
BILANCE?
Ebbene sì, ma non le vendono.....bensì, rendono il servizio di pesarti!
Sì, proprio così! Come in Italia ti pesi sulle bilance in farmacia, qui ti pesi in mezzo alla strada....
All'inizio, pensavamo che le usassero allo stesso modo di una bilancia di precisione (quella per pesare l'oro, per intenderci), poiché è spesso vicino a giocattoli o libri.
Poi, invece, ci è giunta la medesima spiegazione relativa alle banane.
Ebbene sì, il "caro" Hoxha perseguitava la popolazione anche in relazione all'uso delle bilance e non appena ottennero la liberazione da quel periodo nero, per le strade ci fu un BOOM di questi oggetti.
Per pochi centesimi, i passanti possono usufruire di un servizio utile, permettendo inoltre al proprietario di guadagnare qualcosa senza recare danno a nessuno.
Il servizio equivale a quasi 15 cent di euro.
Accanto ad un’attività palesemente illecita, c’è chi si inventa un modo diverso per far fruttare quello che ha tra le mura domestiche.
Paese che vai, usanze che trovi!!!
SHIHEMI NESER!!!
NATEN E MIRE!
Inizio a raccontarvi delle banane di strada.
Adiacente alla piazza principale, all'incrocio con Rruga e Kavajes e più precisamente alla fermata dell'autobus, ad ogni ora del giorno e della sera, si possono notare dei venditori ambulanti attrezzati con scatole di cartone che vendono un casco di banane A SOLI 20 LEKE (ovvero 0.14 Euro) ciascuno.
Quelle a 20 leke sono semi acerbe; poi vi sono quelle leggermente mature a 10 leke e, infine, quelle a 7 leke (che la sera, quasi quasi te le tirano dietro) che sono nere per quanto sono mature.....ma la gente se le compra ugualmente.
Gli autoctoni ci hanno raccontato il motivo di questa vendita a prezzi stracciati:
durante il Comunismo (1970-1990) e, in particolar modo, sotto la dittatura di Enver Hoxha, l'Albania si trovava nel più totale isolamento culturale, economico e sociale.
Secondo un rapporto di Amnesty International pubblicato nel 1984, a causa dell'isolamento e del deperimento dei rapporti con il blocco sovietico, alcuni diritti civili come la libertà di parola, di religione, di stampa e di associazione, sebbene la costituzione del 1976 li enunciasse, vennero sensibilmente compressi con una legge del 1977, per garantire stabilità ed ordine.
Il dittatore vietava di tutto alla popolazione, persino il mangiare le banane.
Una volta sconfitta l'epoca del Comunismo, la popolazione si è "ribellata" vendendo ad ogni angolo di strada questo frutto così bramato per anni.
Con l'idea delle banane in strada, altri hanno pensato bene di poter vendere qualsiasi altro oggetto o alimento in ogni punto della città per racimolare qualche soldino in più, dal moderno centro alle viuzze più periferiche fino davanti agli stessi negozi, con marchio, concorrenti (Conad, EcoMarket, Bigmarket, Carrefour, ecc).
Ecco alcuni esempi:
- bancherelle di frutta e verdura
- Libri vecchi e usati, in albanese, italiano, francese, inglese e qualcosa anche in arabo, posizionati sui muretti che delineano il Parku Rinia.
E sui titoli dei libri arriverà un altro post ad hoc!!!
Questo bel cagnone fa sempre loro la guardia.
- Durante le due feste nazionali di Novembre (28 e 29), si trova sui marciapiedi (senza una stia o un pezzo di giornale) pollame vivo di ogni tipo.
- Sacchi di caffè macinato, thè di montagna e spezie varie, posizionati senza un senso tra un negozio e un bar.
- Sullo stesso muretto di cui prima, si notano anche giocattoli vari e, ora che siamo sotto Natale, anche addobbi natalizi di ogni genere.
- Vecchie carrozzine adibite a mo' di negozio ambulante, posizionato dietro la pensilina dell'autobus.
Accanto ad una vasta scelta di sigarette, accendini e fiammiferi, si possono acquistare caramelle, gomme da masticare, fazzoletti, salviette umidificate e perfino lacche per capelli e profumi
- Servizio pulizia scarpe.
- Banchetto musulmano davanti la Moschea, con piccole e medie copie del Corano, rosari di ogni tempo, tappetini per la preghiera, profumi e.....banane anche qui.
E......le bilance pesapersone!
BILANCE?
Ebbene sì, ma non le vendono.....bensì, rendono il servizio di pesarti!
Sì, proprio così! Come in Italia ti pesi sulle bilance in farmacia, qui ti pesi in mezzo alla strada....
All'inizio, pensavamo che le usassero allo stesso modo di una bilancia di precisione (quella per pesare l'oro, per intenderci), poiché è spesso vicino a giocattoli o libri.
Poi, invece, ci è giunta la medesima spiegazione relativa alle banane.
Ebbene sì, il "caro" Hoxha perseguitava la popolazione anche in relazione all'uso delle bilance e non appena ottennero la liberazione da quel periodo nero, per le strade ci fu un BOOM di questi oggetti.
Per pochi centesimi, i passanti possono usufruire di un servizio utile, permettendo inoltre al proprietario di guadagnare qualcosa senza recare danno a nessuno.
Il servizio equivale a quasi 15 cent di euro.
Accanto ad un’attività palesemente illecita, c’è chi si inventa un modo diverso per far fruttare quello che ha tra le mura domestiche.
Paese che vai, usanze che trovi!!!
NATEN E MIRE!
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